Prosegue con grande successo la tournée internazionale dell’attrice sarda Stefania Masala con lo spettacolo “Viaggio in Sardegna”. Dopo il rilevante riscontro ottenuto a Londra e Roma, Masala e Martinelli si sono esibiti sabato 24 marzo, Ospiti del Circolo “Sa Berritta”, nella città di Lugano, ricevendo grandi consensi da parte del numeroso pubblico intervenuto, quasi stupito per la “leggerezza” e insieme profondità dello spettacolo che racconta una Sardegna “poco frequentata” e conosciuta, vista, non solo con gli occhi innamorati della propria terra dell’autrice sassarese, ma anche attraverso le pagine dei grandi autori che l’hanno frequentata a partire dall’800.
Notevole l’intesa scenica dei due interpreti che colloquiano, litigano e fanno pace tra i versi di D’Annunzio e quelli di Pasolini, non tralasciando di sottolineare scherzosamente il conflitto storico risalente al secolo romantico tra sardi e piemontesi: nativo di Alessandria, il giovane chitarrista si sente per esempio rimproverare dall’attrice la “legge delle chiudende” e subisce così la ribellione e la protesta della sassarese che lo ammonisce per il comportamento scorretto dei suoi “progenitori”. Un gioco voluto dal regista dello spettacolo, il celebre Patrick Rossi Gastaldi, che sembra essersi divertito a tirare fuori – riuscendoci egregiamente – i caratteri e le qualità dei due artisti in scena. Ma non mancano nello spettacolo momenti di profondità e di commozione, come quando l’attrice-autrice affronta la sua “Sardegna privata” e racconta i suoi genitori, la lingua dei nonni o l’immenso Antonio Gramsci.
Suggestivo il costume indossato da Stefania Masala, per lei confezionato dall’Atelier “Fle’m Lab” di Sassari (Franco Marras e Luciano Erittu): uno “smoking in stile sardo”, che richiama attraverso linee sobrie gli stilemi dell’abito tradizionale maschile. Giusto ruolo giocano anche le musiche scritte appositamente per la pièce da Cristiano Porqueddu, che sottolineano le diverse atmosfere dello spettacolo e che accompagnano la dizione del testo senza mai prevalere e contrastare la voce della protagonista. Quello al quale abbiamo assistito a Lugano è un vero e proprio viaggio nella cultura e nello spirito sardi, dal quale ci si accommiata con ancora più voglia di approfondire la conoscenza di questa terra così misteriosa e antica che “l’immaginazione vi si smarrisce”. Alla fine dello spettacolo, lunghi applausi hanno accompagnato i due artisti che si sono poi fermati a salutare e chiacchierare col pubblico. Speriamo che ancora in tanti abbiano la possibilità di assistere a questo spettacolo al quale auguriamo una lunga vita!